L’integrazione di chetoni nella malattia di Alzheimer 

È ormai chiaro che nella malattia di Alzheimer il cervello dimostra dei "problemi" nel metabolismo glucidico, e che tali alterazioni risultano poi importanti per la progressione della patologia stessa. Ciò è dimostrato dalle evidenze derivanti dall'esecuzione di FDG-PET in soggetti affetti, e si pensa che tutto questo sia dovuto ad insulino-resistenza cerebrale (infatti si parla [...]

Terapia “nutrizionale” del diabete: il ruolo svolto dalle diete chetogeniche

Viviamo in un periodo storico contraddistinto dall'abbodanza di cibo e dall'estrema facilità di reperirlo. La produzione su scala industriale ha permesso inoltre una forte diminuzione dei costi di produzione, e tutto questo ha portato ad una esplosione di patologie correlate con una alimentazione scorretta o comunque con una eccessiva assunzione di cibo. Perciò ci si [...]

Insulino-resistenza da un punto di vista evolutivo

I fattori che hanno consentito all'uomo di sopravvivere sino ad oggi sono sicuramente la capacità di resistere alla mancanza di cibo durante i periodi di carestia attraverso l'accumulo di energia sottoforma di grassi, la capacità di far fronte alle infezioni attraverso una risposta immunitaria infiammatoria, e l'abilità di resistere agli stress fisici adattandosi. In tutte [...]

Il ruolo dei corpi chetonici nel metabolismo energetico, come molecole di segnalazione, e capacità “terapeutiche” (prima parte)

CENNI SUL METABOLISMO DEI CORPI CHETONICI Senza entrare nel particolare si può dire che in larga parte la produzione di corpi chetonici deriva dall'ossidazione degli acidi grassi nel fegato. Perciò la velocità di sintesi dipenderà in primo luogo dalla capacità di ingresso degli acidi grassi nei mitocondri epatici (quindi in breve dall' "operato" della carnitina [...]

INSULINA Struttura e meccanismo di rilascio

L’insulina è un ormone di natura proteica prodotto dalle cellule β delle isole di Langerhans, nel pancreas endocrino. Dal punto di vista strutturale, l’insulina è costituita da 51 amminoacidi, suddivisi in due catene polipeptidiche, denominate α e β, formate rispettivamente da 21 e 30 residui amminoacidici. Le due catene polipeptidiche sono tenute insieme mediante ponti [...]