Calcoli renali da acido urico – Consigli Nutrizionali

Nei soggetti predisposti alla formazione di calcoli renali da acido urico, o comunque in quegli individui con una storia clinica di litiasi renale da deposizione di questo metabolita, la prima cosa da fare è una anamnesi nutrizionale completa, che dia una idea precisa dei cibi che vengono consumati, dell'apporto di fluidi e dell'eventuale utilizzo di [...]

Morbo di Crohn trattato efficacemente con la dieta paleolitica chetogenica

Con questo articolo volevo riportare un case-report comparso recentemente nella letteratura, che affronta la possibilità di trattare il morbo di Crohn mediante un approccio dietetico di tipo evolutivo seguendo una ripartizione dei macronutrienti sul modello chetogenico.  E' cosa nota che la malattia di Crohn ad oggi non è curabile, e i trattamenti farmacologici previsti si [...]

L’integrazione di chetoni nella malattia di Alzheimer 

È ormai chiaro che nella malattia di Alzheimer il cervello dimostra dei "problemi" nel metabolismo glucidico, e che tali alterazioni risultano poi importanti per la progressione della patologia stessa. Ciò è dimostrato dalle evidenze derivanti dall'esecuzione di FDG-PET in soggetti affetti, e si pensa che tutto questo sia dovuto ad insulino-resistenza cerebrale (infatti si parla [...]

Pressione del sangue e microbiota intestinale 

La pressione del sangue elevata è il frutto di una lunga serie fattori che interagiscono tra loro, per poi determinare l'effetto evidente di un innalzamento appunto della pressione stessa. Esclusi rari casi nei quali alterazioni pressorie sono totalmente ascrivibili a difetti genetici, nella stragrande maggioranza dei casi, i fattori determinati sono costituiti da una inattività [...]

Calcolosi Renale – Consigli Nutrizionali Generali

È cosa risaputa che i calcoli renali possono essere di varia composizione, tuttavia è possibile in generale individuare una serie di consigli, che se ben applicati, riducono il rischio di ricorrenza della problematica.  ENERGIA La prima cosa da capire è che se si è in sovrappeso, o peggio ancora, obesi (lo si può stabilire mediante [...]

Terapia “nutrizionale” del diabete: il ruolo svolto dalle diete chetogeniche

Viviamo in un periodo storico contraddistinto dall'abbodanza di cibo e dall'estrema facilità di reperirlo. La produzione su scala industriale ha permesso inoltre una forte diminuzione dei costi di produzione, e tutto questo ha portato ad una esplosione di patologie correlate con una alimentazione scorretta o comunque con una eccessiva assunzione di cibo. Perciò ci si [...]

Il ruolo dei corpi chetonici nel metabolismo energetico, come molecole di segnalazione, e capacità “terapeutiche” (seconda parte)

L'acetil-CoA è una molecola molto importante per il funzionamento della cellula, infatti ricopre un ruolo centrale nell'ambito del metabolismo energetico, ma le sue funzioni si estendono anche a mansioni di "regolazione". Basti pensare che il pool cellulare di acetil-CoA, determinato anche dai corpi chetonici, è utilizzato come fonte di acetili per le reazioni di acetilazione [...]

Il ruolo dei corpi chetonici nel metabolismo energetico, come molecole di segnalazione, e capacità “terapeutiche” (prima parte)

CENNI SUL METABOLISMO DEI CORPI CHETONICI Senza entrare nel particolare si può dire che in larga parte la produzione di corpi chetonici deriva dall'ossidazione degli acidi grassi nel fegato. Perciò la velocità di sintesi dipenderà in primo luogo dalla capacità di ingresso degli acidi grassi nei mitocondri epatici (quindi in breve dall' "operato" della carnitina [...]

La melatonina e il suo ruolo nel trattamento del reflusso gastro-esofageo

Il reflusso gastro-esofageo (GERD) è una condizione  che affligge tantissime persone, e che spesso anche farmacologicamente non si riesce a trattare con efficacia. I consigli più diffusi per controllare questa fastidiosa (e pericolosa) condizione vanno da quelli dietetici, squisitamente rivolti alla eliminazione di particolari tipi di cibi, al timing di assunzione, alle quantità, fino ad [...]

Recettore insulinico e cascata di segnalazione intracellulare

Poiché l’insulina non è in grado di diffondere nelle cellule, queste ultime sono provviste di uno specifico recettore al quale l’ormone può legarsi. Il recettore per l’insulina è una glicoproteina tetramerica, composta da 4 subunità, due α, completamente extracellulari, e alle quali si lega l’insulina, e due β transmembrana, dotate di attività tirosin chinasica[1]. Le [...]